BUONA PASQUA!
Il blog “GLOSSE ALLA VITA” augura una Pasqua serena e lieta a collaboratori e lettori con un’immagine, quella delle uova tinte di rosso con radici di robbia, usanza pasquale tipica dell’isola d’Ischia; e con un’evocativa poesia di Andrea Zanzotto.
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Elegia Pasquale
Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov’è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l’agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti.
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l’esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane.
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell’odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s’accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d’uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l’indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l’ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.
Andrea Zanzotto
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3 risposte
Una poesia attuale per una Pasqua che brama resurrezione.
Approfitto di questo spazio per fare gli auguri al redattore del blog e a tutti i suoi lettori.
Bella poesia, con immagini suggestive, anche se un pochino criptiche, che mi riconcilia con l’autore, poeta che non ho mai amato. E’ anche purtroppo molto attuale con tutte le guerre che hanno insanguinato questo giorno che sarebbe dovuto essere solo di pace.
Bella anche l’immagine delle uova che sembrano di cioccolato anziché tinte in rosso dalla robbia e che mostra una tradizione non ancora perduta tra le tante altre cadute nel dimenticatoio la mancanza delle quali banalizza questo giorno speciale.
Buona Pasqua a tutti. Purtroppo sono momenti crudi e le immagini di questa aspra e bella poesia ce lo ricordano.