Dal Regio Archivio Loscazzo: Lidia Guerrieri, Solo et pen(s)oso
LIDIA GUERRIERI
DAL REGIO ARCHIVIO LOSCAZZO
Il seguente documento fu rinvenuto nell’Archivio Loscazzo molto danneggiato. Occorsero due anni all’equipe del Prof. Paco Menintendo dell’Università di Rio de Jane Eyre per ricostruirlo.
Questa la relazione: “ L’opera testimonia un’ esperienza di acuto dolore che il Poeta soffrì estraniandosi dal mondo e tradusse in lezione di vita. La poesia è da catalogarsi come “sonetto”…per via di una nota in fondo alquanto danneggiata che recita “ finito…so’ netto”. Lo spazio bianco che divide la parola in due è di certo una svista e il segno simile ad apostrofo è stato catalogato dal nostro chimico “cacatella di mosca .”
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SOLO ET PEN(S)OSO…
Solo et penoso co’ più fieri crampi
vo’ a chiappe strette digrignando i denti
et gli occhi al cielo levo, et gran lamenti
maledicendo arselle, cozze e scampi.
Loco o posa non truovo ov’ io mi scampi
da un tal rollar di visceri roventi!
et niuno sa quanto a siffatti stenti
lo basso loco tutto mi si avvampi.
Et dunque, d’ora innante sulle piagge
nell’uso seguirò l’humane tempre:
di arselle et cozze omaggerò colui
che primo io incontri, ch’è da genti sagge
dal duolo trar “ memento”, et pensar sempre
“ su lo vaso convien che ci stia lui.”
Lidia Guerrieri
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P.S. Mi auguro che la parodia non nasconda l’abilità dell’autrice nel rispettare le rime e i tempi ritmici dell’originale. (P. B.)
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