LUCIANO DOMENIGHINI
Sentimenti ridotti a pura essenza poetica.(P. B.)
*
ASPETTATIVA
Delibo lontananze
che il Fato mi prescrisse
varcate le fragranze
di un orto di Clarisse.
Metro: quartina di settenari a rima alternata.
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DISTACCO
Pareva non altro che un gioco
ma intanto la vita finiva
nel misero incanto che a poco
a poco la mente svaniva.
Metro: quartina di novenari a rima alternata.
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SOGNO
Quale fiammella le fanciulle in fiore
lenta consuma all’ombra delle sere?
Brevi sgomenti, palpiti d’amore,
ebbrezza d’imminenti primavere.
Metro: quartina di endecasillabi a rima alternata.
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SOVVENIMENTO
Ora che più non tornano i tuoi sogni
a popolare i viali delle sere,
in fondo in fondo un poco ti vergogni
di ricordare antiche primavere.
Salgono allora dietro i monti oscuri
mille fantasmi orribili a vedersi;
mostri che temi per i dì futuri,
abitatori di destini avversi.
Ma in questa notte il tenebroso tetto
celeste illuminò benigna face
allor che ti sovvenne dell’affetto
che governava un tempo la tua pace.
Metro: tre quartine di endecasillabi a rime alternate.
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CITAZIONE
Avanti che sorga il mio sole,
dal vecchio alambicco un ordito
distillo non sazio e pentito
di vane soavi parole.
Metro; quartina di novenari a rima alternata
*
DUE PROPONIMENTI PER UNA SERENA VECCHIAIA
Non devo pensare alla Sorte
che uccise beffarda il mio velle.
Non devo pensare alla Morte
che irride il mio cuore ribelle.
Metro: quartina di novenari a rima alternata.
Luciano Domenighini
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8 risposte
Le sei parole che hai scritto sulle mie poesie, Pasquale, sono esattamente quello che avrei voluto sentirmi dire.
Grazie di cuore.
In perfetta clausura di parole
effondi a grano a grano i tuoi pensieri,
li stringi in segni, poi li sveli al sole,
della poesia percorri i sentieri.
Infatti, Luciano. Sono flash di pura poesia. Essenziali ed in sé compiuti. Una parola in più diverrebbe superflua e disturbatrice della loro perfezione. “Sogno” è di una bellezza sublime. Una puntuale, concisa, ma completa descrizione di uno stato d’animo che si apre ad immaginifiche e intensissime rappresentazioni. Brevi quartine, pochi versi, ma che
navigano… nell’infinito. Chapeau!
Mio caro Lucianino,
adoro questi versi
così limpidi e tersi
più di un bicchier di vino.
Non orripilare, è solo un modo scherzoso per esprimerti il mio grande apprezzamento! Alla prossima.
Carla sei un tesoro!
Sfuggita per un po’ alle grinfie del superbonus con relativi muratori e compagnia , ecco che mi affaccio in Glosse in tempo per leggere uno dei miei poeti preferiti. Pochi sono capaci come Domenighini di dire tutto in quattro versi…le sue poesie , così brevi e dense di significato, così limpide nella veste metrica e preziose nei termini ricercati, poesie che ti portano a pensare, a sognare, a ricrederti, a scoprirti e mai ti annoiano , stanno a certi beveroni che ci vengono propinati da qualche illuso, come un bicchierotto di vino genuino sta a un catino d’acqua di sciacquatura di piatti. Termini poco ” critici”? Di sicuro… ma chiari e veri quant’è vero Iddio .
( Perbacco…vedo ora che anche a Carla è venuto in mente il bicchiere di vino 😀 e si vede che è vero se viene in mente a tutt’e due…:-) )
Alle parole approvanti degli amici Carla,Lidia, Lido e Pasquale rispondo ( tanto per cambiare) con una delle mie quartine:
UMILTÀ
Non mi sorride il genio dei poeti,
di quelli che hanno in sé la luna e il sole,
prestigiditatori d’alfabeti;
al più posso rimare le parole.
(Quartina di endecasillabi a rima alternata).