Lidia Guerrieri, Dal Regio Archivio Loscazzo

 

LIDIA GUERRIERI

 

 

 

DAL REGIO ARCHIVIO LOSCAZZO

 

Impensato ritrovamento nell’Archivo Loscazzo. Il documento sottostante è stato da me (Lidia Guerrieri) restaurato con l’ausilio dell’ illustre Professore Poi -Cih- Kapisko dell’Università di Pin-Pim-Pella e contiene una missiva di Shakespeare a un amico con un abbozzo di quello che sarebbe diventato un dramma.

Missiva :

Caro David, come sai ebbi modo di compiere un viaggio nei territori italiani ( o itagliani…non so bene…) e venni ivi a conoscenza di una vicenda della quale cantasi e suonasi in quella terra sperduta oltre i mari. Trattasi di due giovini amanti e del loro tragico amore. Mi vennero a mancare certi particolari dato che, per mia sventura, il cantore dell’ istoria crollò sotto l’effetto di troppi beveraggi pria del completamento della medesima. Chiedo un parere sincero su questa bozza di dramma, perfettibile, ma che oserei reputare efficace laddove, come vedrai, ho usato il lessico appreso in quei lochi a che alla narrazione maggior colore ne venisse.

Tu sei un critico autorevole… non portare riguardo alla nostra amicizia…siimi conciso e, com’è tuo solito, sincero .

.

Di Romeo e di Giulietta la passione
in breve arse; nota è la vicenda
e quanto tale fine fu tremenda
è di sicuro fuori discussione..

Lei, questo è chiaro,  bevve il beverone…
cessò il respiro, e, appena la faccenda
lui seppe, finì in fretta la merenda,
andò, e di tosco si ciucciò un torbone..

Il resto è oscuro! in quale modo tutto
l’imbroglio intese quella brava gente :
come una morta, fonte di gran lutto

si rialza in tre balletti, e immantinente
ricerca l’Ade; e a capo del costrutto
chi c’è?…del frate non si sa più niente…!

.

Risposta di Lord David Kasey Kalman:

“ BOH!”

 

Lidia Guerrieri

 

 

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6 risposte

  1. La risposta che Lord David ha dato a Sir William, Lidia, è concisa, su questo non ci piove, anche se non porta acqua al mulino della sua acribia di critico letterario.
    Che fine poi abbia fatto Frate Lorenzo non si sa. Forse è scappato dopo essersi reso conto del casino che ha combinato.
    Comunque tu Lidia meriti un encomio per aver gettato, tramite il Regio Archivio Loscazzo, fonte preziosissima ,una luce nuova sulla genesi di questo immortale capolavoro teatrale.

    1. Grazie per l’apprezzamento, Luciano! Il merito è solo parzialmente mio…ha lavorato sodo tutta l’equipe…l’epoque…l’applique…quella là insomma 😀

  2. Anche questa volta il Regio Archivio Loscazzo ci fornisce notizie che altrimenti non avremmo mai potuto conoscere sulla genesi di un’opera tanto importante. Lidia, dalla sua immensa conoscenza di ciò che spesso è celato alle nostre deboli menti, getta ulteriore luce su questo tragico imbroglio, dove due fratacchioni, intromettendosi nelle trame amorose dei due teneri amanti, li conducono alla totale rovina. Ma si sa bene che le quistioni d’amore non son troppo congeniali ai frati, i quali dovendo attenersi a regole strette di comportamento e di vita, poco si accostano alle peccaminose delizie dell’altro sesso, preferendo… fare da sé o, al più, provare qualche gallinella al di fuori del loro pollaio o, ancora, tentando la strada con qualche sorella di un contiguo convento. Resta il fatto che quasi sempre – sia quando agiscono in prima persona sia quando si fanno ambasciatori tra altri – i tonsurati combinino, come ben si vede e come si evince dalla risposta chiarissima di Lord Kasey, un irrimediabile disastro. Come qui, non pagando mai pegno. Ne deriva che, anche se il nostro buon William non s’è pronunciato espressamente, è molto meglio stare da loro… alla larga.

  3. Aita, aita!! Accorruomo!!! Qualche anima buona mi cancelli da questo verso ” Lei, questo è chiaro, lei bevve il beverone…” il secondo LEI … c’è rimasto attaccato a forza di modifiche 🙁

  4. Cara Lidia, sei un bel tipo. Se non esistessi bisognerebbe crearti perché porti sempre una ventata di buonumore . Attendo con ansia altri reperti debitamente restaurati del Regio Archivio Loscazzo.

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