AUGURI A TUTTE LE MAMME ! ========
LIDIA GUERRIERI
LA RAGAZZA BIONDA
L’avete vista la ragazza bionda,
odorosa di mare e di bucato
per le vie alla Marina?
La rondinella svelta e magrolina
dai deboli occhi azzurri tutti un riso?
Sarà passata presto, stamattina,
nel grembiule a quadretti
le calze grosse rammendate ad arte.
Va a spolverare tombe, quasi all’alba.
e poi di casa in casa,
fringuello che sfaccenda gorgheggiando
e dall’aurora torna al nido a sera.
Non parrebbe, ma a casa ha una bambina
che ha freddo ed ordinate vesti smesse,
oro di nonne e baci,
vuoti nel cuore, ma la bocca piena.
L’avete vista, dite, la mai mamma?
Io la ricordo appena!
***
EDDA CONTE
SEGNALI
Senza risposta è il tuo ritratto
che mi dice di un tempo senza tempo
sorriso virtuale senza senso
di parola taciuta come allora.
Mi manca ancora quello strano verso
segnale di una approvazione tua
talora un cenno di ripulsa
per qualche errore della gioventù….
Mi mancano i segnali
Mamma
sostegno di infallibile saggezza
a creare in me quell’illusione
d’indovinare la risposta giusta.
Ora ho raggiunto gli anni del sapere
con un cammino spesso improvvisato
….oggi per il traguardo avvicinato
provo un tremore tutto sconosciuto
paura certa dell’incerto ignoto.
***
LIDO PACCIARDI
MADRE
Alla mente ritorni in lievi tocchi,
prima dell’alba tiepida di sole
col sonno ancor pesante dentro gli occhi,
quando dormono ancora le parole.
Mentre il respiro della notte appoca
dentro lo sfinimento del mattino,
l’ultimo sogno indugia, vive e gioca
con l’intatto suo cuore di bambino.
E risento il profumo dei capelli,
e rivedo lo sguardo acceso e fiero,
quegli occhi neri, scintillanti e belli,
pieni d’amore, colmi di mistero.
Ritrovo la carezza delle mani,
la pelle levigata del tuo viso,
la voce che ha guidato il mio domani,
dentro l’impeto dolce d’un sorriso.
Così m’affido a te, porto sicuro,
al riparo dai venti di tempesta,
se s’alza il mare, se si fa più scuro,
sempre disposta, mai adirata o mesta.
E quel sogno finisce nella luce
dell’ore tue più care e più leggiadre.
Ancor mi guida, ancora mi conduce
da te, la mia certezza: sei mia madre.
***
PIA IMPROTA TARALLO
‘A MAMMA
Chi tene ‘a mamma
è ricche e nun ‘o sape;
chi tene ‘o bbene
è felice e nun ll’apprezza
Pecchè ll’ammore ‘e mamma
è ‘na ricchezza
è comme ‘o mare
ca nun fernesce maje.
Pure ll’omme cchiù triste e malamente
è ancora bbuon si vò bbene ‘a mamma.
‘A mamma tutto te dà,
niente te cerca
E si te vede e’ chiagnere
senza sapè ‘o pecché,
t’abbraccia e te dice:
“Figlio!!!”
E chiagne nsieme a te.
***
PASQUALE BALESTRIERE
NASCITA
Nel candore del letto era la madre.
e avvolto nell’involucro del grembo
balzava il suo bambino.
La donna sorrideva per le fitte.
L’attesa della vita
era speranza per la sua paura.
Stormivano le fronde dietro i vetri
delle finestre al freddo della luna
(e già lei immaginava il viso e gli occhi);
poi chinavano gli alberi le cime
ed aspettavano il sole. Era già
l’aurora di una vita che bramava
la luce ed inflessibile scuoteva
il seno della madre, abbandonava
il suo cauto rifugio.
Verso l’uscita a forza si spingeva
apriva la sua strada,
tenace andava incontro all’avventura
nel freddo altrove. E infine poi balzò.
Ma subito fu il pianto
quando il bambino eruppe in questo mondo
al trepidante abbraccio della madre.
***
LUCIANO DOMENIGHINI
MAMMA
Il verbo che fra tutti più consola,
fra tutte la parola preferita.
“Mamma”: la prima e l’ultima parola
detta all’aurora e al vespro della vita.
***
3 risposte
Alle bellissime poesie di Lidia, Edda,Pia,Lido e Pasquale in omaggio alla mamma, aggiungo questa strofetta che ho scritto stamattina:
MAMMA
Il verbo che fra tutti più consola,
fra tutte la parola preferita.
“Mamma”: la prima e l’ultima parola
detta all’aurora e al vespro della vita.
L.D.
Bravo Luciano. Sintetica. Dice tutto.
Belle tutte, e piene, le poesie sulla mamma. Così belle che ogni tanto, anche a distanza di giorni, le vado a cercare. E sempre mi commuovo.