Lidia Guerrieri pesca ancora dall’archivio Loscazzo

         LIDIA GUERRIERI
              

                    Dall’ “  ARCHIVIO LOSCAZZO”

 

Esce di recente dall’Archivio Loscazzo una missiva del Magnifico al Poliziano che vi copiamo testé: “ Ti invio  questa canzonetta che ho scritto per   la cara zia Arianna di Cicchetto de’ Medici  che mi fu quasi altra madre  fino a che si ritirò in convento dopo una vita pressoché da monaca.

Nel pacchetto lasciatomi con una  ciocca di capelli biondi e un’etichetta di Rosso 1478 con scritto  “ questo sì che era bono”, c’era un biglietto  con calligrafia di Suor Maria delle  Tre Mele, nel quale con quel suo  modo semplice  e affettuoso, zia Nanna mi diceva :” Figliolo caro, la ti lascio  ‘uesti  gingillini e  du’ raccomandazioni : che tu la verghi  una qualche canzonetta che la chiacchieri un po’ di me  proprio ‘ome se l’avessi fatta io che, poerina, la ‘un m’hanno insegnato neanche a fare l’o col culo, e che tu la tenga d’occhio  i’ Gallo Nero perché le ultime tre botti la sapeano un po’ di fondo.

 

IL CANTO DI BACCO E NANNA…

…………………………………………………………

“Quant’è bella giovinezza”
sospirava la mi’ zia…
Ah, tornasse quella via!
la farei con allegrezza..

Non son più la stessa Nanna
ci ho tre peli e quattro denti;
ringobbita d’una spanna
campo a pillole e lamenti;
che rimpianto gli anni venti
con quell’aria di allegria!
Ah, tornasse quella via!
la farei con allegrezza..

Maritati e giovanetti,
eran tutti innamorati,
dei miei biondi boccoletti
dei labbruzzi profumati;
rimanevano incantati…
come in preda a una malia!
Ah, tornasse quella via!
la farei con allegrezza..

Dolce e timida, assai raro
rispondevo a certe occhiate,
e il ventaglio era riparo
specie al sole dell’Estate
per le guance mie arrossate
da pudore e ritrosia.
Ah, tornasse quella via!
la farei con allegrezza..

Vacillai  poi che Anacleto
mi sfiorò con gli occhi il seno!
“ Sono casta! Ve lo vieto
quello sguardo ardito e osceno…
corro in chiesa, perlomeno
mi confesso in sacrestia!”
Ah, tornasse quella via !
la farei con allegrezza..

E la volta in cui Isidoro
-questo dopo gli anni trenta-
disse : Cara, se fo il toro
voi fareste la giumenta?”
“ Sono casta!… Lei mi tenta…
ma non ha diplomazia!”
Ah, tornasse quella via !
la farei con allegrezza..

Concludendo che stambecchi
sono quasi tutti i maschi
sbarbatelli, adulti e vecchi,
pronti a coglierti se caschi,
evitai come i piovaschi
ogni loro alloccheria.
Ah, tornasse quella via!
la farei con allegrezza..

Senza il fuoco degli amanti,
riscaldai con Bacco il cuore
e, biasciando onesti canti,
mi rinchiusi con le suore
ciuccicchiando a prò dei santi…
ma che palle, mamma mia!
Ah, tornasse quella via!
la darei con allegrezza.

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9 risposte

  1. Grazie Pasquale, per aver accolto in Glosse alla vita, blog serio e frequentato da poeti esperti e da lettori colti, questi miei giochini che di serio hanno solo il lavoro sul ritmo ( fra l’altro, qui, non complesso come a volte accade in presenza di endecasillabi, ma facile perché la tetrapodia trocaica è quella che è e gli accenti sono fissi.) Ma io mi diverto con queste cosucce: penso che un momento di leggerezza non rechi danno a nessuno, e che magari la Poesia stessa possa guardare con indulgenza a queste sue figlie minori 🙂

    1. Sarà pure che questi tuoi giochini -come dici tu- hanno di serio solo il lavoro sul ritmo. Io però ci vedo anche tanta giocosa fantasia. E comunque costituiscono un momento di piacevole e sano interludio.

      1. Vero, Pasquale. E di questi tempi anche uno scherzo, una battuta, una trovata, possono giovare ad allentare la tensione, che ci corrode l’anima. Lidia è molto brava e con elegante misurata ironia ci invita a sorridere. Dobbiamo solo ringraziarla.

  2. Lidia è scherzosa e spiritosa ma scrive come Dio comanda.
    Queste ottave di ottonari sono scritte veramente bene.
    Tutto è rifinito e tirato a lucido.
    Il ritmo è impeccabile e l’eloquenza
    sapida e incisiva: nessuna parola è di troppo e ogni frase arricchisce il tono beffardo e irriverente.
    Insomma, un piccolo capolavoro.

  3. I miei complimenti a Lidia Guerrieri per questo delizioso, divertente, allegro
    lavoro dal ritmo gradevolissimo che rivela una non comune maestria nell’uso della parola e del verso.

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