Pasquale Balestriere: in memoria di un poeta e di un amico

Questo blog si impegna a tener vivo il ricordo degli amici, dei poeti e degli scrittori, degli spiriti meritevoli scomparsi.

 

PASQUALE BALESTRIERE : IN MEMORIA DI UN POETA E DI UN AMICO

 

     RICORDO DI  UMBERTO CERIO

( 2 giugno 1938 – 16 febbraio 2020)

 

La sera del 10 febbraio 2020 lasciava questa vita il carissimo,  fraterno Amico Umberto Cerio.  Scrivere di lui genera sempre in me una intensa emozione, una commozione straordinaria; perché Umberto è stato uomo di profonda, cólta e gentile umanità che ha permeato, in varie forme, ogni aspetto della sua personalità e della sua vita; e perché io e lui abbiamo parlato tanto e  ci siamo confrontati così a lungo – in un lasso di tempo relativamente breve –  che, a distanza di quasi tre anni dalla sua scomparsa, non mi sono disabituato a quelle chiacchierate telefoniche che spesso scavalcavano l’ora.

L’avevo conosciuto personalmente (perché già mi era noto di fama) in provincia di Pistoia, e precisamente al premio di poesia “Città di Quarrata”, in occasione della cerimonia conclusiva. Non tanto tempo fa, se era il 20 ottobre 2013. Sulla terza di copertina del libretto che contiene le poesie  premiate e segnalate in quel Concorso e che conservo con cura è ancora annotata la sua mail, seguita dai recapiti telefonici. E ricordo che quella giornata riservò al Nostro un’amara sorpresa, quando gli capitò di leggere, tra le poesie segnalate, una lirica di una nota plagiatrice che aveva attinto molti versi, oltre al titolo, da un suo poemetto. Rimase molto turbato il buon Umberto; e mi confidò di sentirsi come chi si era appena accorto che qualcuno gli aveva sfilato il portafogli dalla tasca. Ma ben presto si riprese e tornò gioviale come sempre capitava – a lui che era tendenzialmente un timido-  quando si trovava nel contesto giusto.

Neppure sette anni è durata la nostra amicizia. Ma è stato un gran tempo di scambi affettivi, culturali, poetici; di discussioni e di approfondimenti sui più svariati argomenti, dai quali mi appariva tutta intera la dimensione del professore e del poeta, dello studioso e del politico che per lungo tempo aveva servito il suo paese, mettendo in quest’attività onestà, passione e competenza.

Umberto era nato a Larino, in Molise, il 2 giugno 1938. Laureatosi in Filosofia all’Università di Urbino, aveva insegnato Materie letterarie e Latino nei Licei.  Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti in concorsi letterari, inserito in parecchie antologie e storie letterarie del Novecento, è stato autore delle seguenti opere di poesia: “Metamorfosi” (1971) “Arcipelago”  (2002), “Dialogoi” (2004), “Oltre il mare” (2005), “Il gabbiano bianco” (2006), “Il mio exodus” (2006), “Solitudini” (2009), “Diario del prima” (2011), “La luce o del gioco delle memorie” (2016), oltre che di saggi e di una curatela, in edizione scolastica, di “Epistolario collettivo” di Gian Luigi Piccioli (2003). L’ultima silloge, approntata per la stampa dall’Amico Umberto ma uscita postuma, dal titolo “Il poeta non muore”, sembra assumere funzione di presagio, di profezia e di testamento spirituale.

Un uomo buono, Umberto, con tanti pregi; in primis, nobiltà d’animo, onestà, gentilezza e discrezione. E con una cultura di grande spessore. E un cuore da Poeta.

 

Pasquale Balestriere

 

 

 

IL GABBIANO BIANCO

 

Non ho mai sognato la Sfinge

ed il deserto delle Piramidi;

il mio cuore le indovina ardenti,

nella sabbia segnata dai cammelli.

Altro è il mio sogno lungo:

Forse è quel gabbiano bianco che fugge

e assapora la salsedine

dell’aria in volo e in tuffi folli l’acqua

che cela la sua preda disperata.

 

Certo è quel gabbiano bianco,

che seguivi con uno sguardo d’ansia

con dolore indecifrabile.

Certo, certo era quel gabbiano bianco

che tornava stanco di vento

-come il mio cuore- al tuo balcone.

 

Ora tace deserta la marina.

L’ombra si allunga e vibra

piena di una dolcezza atroce,

acre adduce le tracce di silenzi

che avevano parole

di remote memorie e di futuro.

 

E perde il senso il tempo dell’attesa.

 

Umberto Cerio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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4 risposte

  1. Ho apprezzato molto che, all’inizio del blog, tu abbia ricordato Umberto Cerio, poeta e amico con il quale ho parlato piacevolmente e in tante occasioni. Lo ricordo con affetto e stima.

    1. Caro Giannicola, fino a che sarà curato da me, questo blog non dimenticherà alcun amico. E Umberto Cerio è stato non solo un grande amico, ma anche una persona di grande sensibilità, disponibilità, cultura e un ottimo poeta. Vive con noi e vivrà attraverso noi.

  2. Caro Prof,
    Leggere in questo” blog ”
    ( mi sembra riduttivo ) è semplicemente bellissimo per me :
    mi riporta indietro nel tempo, all’avidità di leggere, studiare, imparare ; mi sembra quasi di assorbire anche ( non solo ) i sentimenti di questi versi perfino con l’olfatto!
    Stupenda sensazione!

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