Libri ricevuti

LIBRI RICEVUTI di Pasquale Balestriere

Adolfo Silveto, noto e bravo poeta campano di Boscotrecase (NA), in questo libro, accattivante per docilità e scorrevolezza di scrittura, ci racconta tante storie, compresa quella della sua famiglia di rinomati sarti. Una vita -quella di Adolfo- che, nelle vicende raccontate, ne intercetta molte altre, dense di affetti e di umanità. E tutte riposano nell’arca della sua –ora condivisa- memoria. La narrazione è mossa e vivace.

 


 

Carla Baroni intesse in questa silloge – con traduzione in spagnolo del valente  Emilio Coco – un ininterrotto dialogo (pur se apparentemente è un monologo) con un fascinoso compagno,  il vento, essere proteiforme che solletica la sensualità dell’io poetante, ne carezza i pensieri e ne invade i precordi. Un soffio rigenerante perfuso di benefico eros.

 

 


 

Maria Ebe Argenti rievoca in questo libro le vicende fondamentali della sua vita, dalla più tenera e sfortunata infanzia fino ad oggi. Con linguaggio scorrevole e affascinante e con la disposizione e l’uso sapiente dei temi narrati,  tiene ferma e desta l’attenzione del lettore, chiamato quasi ad interagire con la protagonista nei vari momenti diegetici.

 


 

Gianni Rescigno (Roccapiemonte, 30 ottobre 1937- Castellabate, 13 maggio 2015) è stato un bravissimo poeta e narratore. In questo volume collettaneo di circa duecento pagine, a lui e alla sua opera ne sono dedicate un  centinaio che racchiudono biografia, bibliografia, testimonianze critiche e una piccola antologia poetica. Una voce, quella di Gianni, dall’eco lungo per l’essenzialità, la purezza e la bellezza della sua parola poetica.

 

 


 

È un libretto d’opera, quindi scritto per essere musicato.  Contiene un dramma, “La contessa Lara”, nome d’arte, questo, di Evelina Cattermole, dove in tre atti si narra la tragica vicenda di questa scrittrice ottocentesca; e un idillio, “Astrid”, in un atto, che narra una vicenda amorosa di pura fantasia e trae ispirazione dalle saghe nordiche. I due racconti si snodano, ciascuno nel proprio ambito, con molta scioltezza, non ostacolata dalla rappresentazione scenica che li accompagna e che fa da sfondo all’azione.

 

 

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