…oppure potresti
uscire dall’ovvio dei perimetri,
lasciarti alle spalle
il clamore più nitido dei muri,
il mare dei libri scudato
da venato chiaro legno
nel molle silenzio;
e mettere nel cuore sensi d’aria
che il volo e l’allegria delle farfalle
carezzano, ed anche
il petto pieno, affannato, ben erto
d’una ragazza occhi blu che in tumulto
alterca col giovane,
mani nervose e loquaci.
S’annulla
nel sole infocato
ogni storia di giugno sulla crosta
della terra che all’uomo generosa
si dà come madre
o fervida amante
e lieta porta il frutto.
Poi ritorni
al mare dei libri
quieto e silente che ti culla piano.
E semina rotte
per nuove avventure.
(tratto da Oltrefrontiera)