Oltre

Era questa la notte in cui vidi
poderosi fabbri vibrare stupiti

martelli dʼombra sul freddo corpo della luna.

Oh, sì!, sfuggire al melodioso tepore

dʼuna sera vagabonda e perversa

e affrontare con rabbia saracena

gli scrigni del silenzio ancora intatti.
E ci sarà

chi oserà disturbare i passi ardenti

dʼun Prometeo stanco di catene,

titano irriverente?

Altri scritti dello stesso autore:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *